di Ovidio Della Croce e Danilo Piva
Ti voglio raccontare una cosa, qui al Circolo Arci, ho voglia di scriverla questa cosa, cioè di parlarne, sei tu il giornalista che scrive, però sono io. Mettiamoci a questo tavolo e facciamo questa chiacchierata.
Vorrei cercare di cominciare dal principio, da un fatto, ma il fatto e il principio sono la fine.
Venerdì 20 marzo 2015 è stato il giorno della definitiva apposizione dei sigilli all’Hotel Granduca, ora Hotel di Pisa, da parte del tribunale. Guarda questa foto, se vuoi te la mando e la metti insieme all’articolo… Alle nove di mattina diverse persone erano già dentro con il curatore fallimentare e l’amministratore della società Cms srl, c’era anche il Sindaco Sergio Di Maio, per espletare gli ultimi adempimenti prima che lo stesso dottor Cini mettesse la parola fine a tutta l’operazione.
È finita così… Nel piazzale ho visto grossi blocchi di cemento messi all’ingresso dei parcheggi, sia quello principale che quello di servizio sul retro, per evitare successive intrusioni future da parte di malintenzionati. Sai, è già successo due giorni fa con il furto di alcune importanti attrezzature della cucina: forni, frigoriferi, banchi e altro. Naturalmente è un furto strano, te lo immagini rubare oggetti pesanti e ingombranti così… Eclissati…
Appunto, c’è stata l’eclissi, una coincidenza vero, guarda la foto, ti mando anche questa, come se qualche divinità avesse voluto dare un segno sulla definitiva fine di questo albergo che è stato un pezzo della mia vita e un pezzo di vita commerciale e sociale per tutta la comunità di San Giuliano Terme. Ho fatto anche un’altra foto sempre col telefono…
Scrivilo preciso sul giornale, scrivi anche l’ora: all’una… alle tredici, fra il rammarico, la delusione e anche rabbia e lacrime dei dipendenti, venivano apposti definitivamente i sigilli di rito, lasciando nel deserto questo luogo che tutti ci auguriamo ritorni a rivivere. Queste tre o quattro foto te le mando…
E ora cosa vuoi sapere? Ti racconto la storia del dissesto? Ascolta bene, perché è un po’ aggrovigliata. L’hotel Granduca è stato, dal 1992, un riferimento turistico importante per tutto il nostro Comune, portando migliaia di turisti sul nostro territorio… Hai capito bene? Scrivi: nonostante massicce presenze di turisti… e nonostante abbia creato un notevole vantaggio a tutto l’indotto commerciale circostante e un’importante rete occupazionale per molte famiglie della comunità… Così è stato per anni, fino al 2008, fino all’avvento della nuova proprietà formata da imprenditori riminesi e sanmarinesi.
E poi? Poi arrivano i primi problemi finanziari. Sai quando? Dopo nemmeno un anno dall’operazione di fusione per incorporazione da parte della Hotelgest Spa fino a raggiungere la forzata chiusura dell’hotel e così siamo al novembre 2009 fino all’ottobre 2010. Motivo? Crisi aziendale. Conseguenze immediate? Cassa integrazione dei dipendenti. E dopo? Primo fallimento nel Maggio 2011, dopo che la struttura aveva riaperto i battenti con la concessione della gestione, da parte della proprietà, alla società Granduca Gestione Alberghi Srl diventata successivamente Iniziative Turistiche Srl.
Non è finita qui, hai ancora tempo e voglia di ascoltare?
Questa seconda società non è stata economicamente più fortunata, nel suo periodo di gestione i debiti si sono ingigantiti a dismisura, in particolar modo con i dipendenti sia quelli a tempo indeterminato (qualcuno allontanato dalla società, ma guarda caso impegnato nelle lotte sindacali) e sia con la sterminata flotta di dipendenti con contratto a termine stagionale, sta di fatto che, alla fine del 2013, le maestranze avevano collezionato crediti da lavoro per centinaia di mensilità non percepite nell’arco dei due anni precedenti.
Te lo dicevo… è un po’ aggrovigliata la storia… Ancora una nuova gestione dell’hotel da parte della società Cms Srl, iniziata nel febbraio 2014 e chiusasi ingloriosamente oggi… te lo ripeto: venerdì 20 Marzo 2015, l’eclissi… l’apposizione dei sigilli per doppio fallimento: fallimento di Iniziative Turistiche Srl nel dicembre 2014 e nuova situazione debitoria dell’ultima gestione societaria.
Ora, non pensare più a tutti questi fallimenti, pensa alle persone, alle maestranze si diceva un tempo, che lamentano la mancata retribuzione delle ultime sette mensilità, pensa alla drammatica situazione economica per diverse famiglie che hanno sempre creduto sia al recupero degli immensi crediti da lavoro, ma anche alla speranza di un rilancio definitivo dell’hotel per la salvaguardia del posto di lavoro.
Sei venuto qui al Circolo a raccogliere questa storia. Sai cosa scrivi? Parole. Verba volant. Ma qui ci vogliono fatti, azioni, cose concrete. Hotel chiuso e abbandonato a sé stesso. Lavoratori a casa. Meno afflusso turistico in paese, riscrivilo da qualche parte… vengono meno le massicce presenze di turisti… meno affari per i commercianti e meno introiti per l’Amministrazione comunale.
Ti sembrerà banale, ma venerdì 20 marzo all’una sono andato via dal Granduca sigillato con la speranza che tutta la struttura alberghiera finisca nelle mani di un’imprenditoria sana e disponibile e non nelle mani di arrampicatori di finanza creativa come le precedenti… Banale, ma difficile a farsi…
Sono stato troppo prolisso? Mi sa che per il giornale può bastare così, se no ci vuole un libro. Scrivi pure che sono amareggiato e anche di più… Insomma, scrivi anche chi sono: sono Danilo Piva, ho sessantuno anni, ex dipendente dell’Hotel Granduca, disoccupato senza alcun reddito… Ti regalo anche questa foto, mettila con l’articolo: i sigilli al Granduca e, a specchio, la mia faccia… Questa fotografia resta e anche le parole che si sono dette oggi restano… Tu hai trascritto, ma sono io che parlo, dunque scrivo anch’io.