All’ora di colazione, dopo Bagninluce, mi metto in piedi tardi con un po’ di mal di testa dovuto a qualche alzata di gomito per la festa unito al temporale notturno che mi ha tenuto sveglio. Davanti a una tazzina di caffè ho letto il capitolo di un libro scritto a più mani su San Giuliano Terme che aveva per titolo “Il Settecento: la nascita del moderno centro termale” con ancora negli occhi la bella cartolina della luminaria di ieri sera.
Ho appreso che nel 1740 San Giuliano è ancora un piccolo insediamento, ma che di lì a poco fu varato un piano per il rilancio delle Terme che puntava alla valorizzazione della bontà terapeutica delle acque “e la promozione dell’attività termale mediante l’operato di valenti medici e scienziati, la ristrutturazione degli impianti e l’ampliamento dell’edificato”. In pochi anni, nel centro termale, vennero realizzati diversi “interventi radicali e strutturali” volti a rivitalizzare l’antico borgo. A completamento di questo vero e proprio piano urbanistico furono realizzati dei servizi per migliorare il soggiorno dei frequentatori delle Terme e la qualità della vita dei paesani. Tra il 1742 e il 1749 fu costruita la nuova Chiesa, per esempio. Nel 1761, secondo esempio, “vennero autorizzati un mercato settimanale, da tenersi il lunedì, e la fiera annuale del bestiame per i giorni 24, 25 e 26 agosto”.
Poi ho girato pagina e ho visto un’altra cartolina, una piccola stampa di una veduta di San Giuliano Terme del 1757, la magnifica piazza principale, luogo dove si svolgeva la vita sociale, le abitazioni che fanno da cornice e una fontana al centro, in una scenografia che porta lo sguardo alla scalinata di accesso alle Terme. A quel tempo non era ancora stata costruita la cancellata che divide la piazza in due.
Infine ho letto sul Tirreno la cronaca della brava Beatrice Ghelardi che riassumeva gli eventi organizzati ieri: in mattinata, la presentazione del volume sulla strada dell’olio del Monte Pisano; nel pomeriggio, un incontro-seminario ancora sull’olio extravergine d’oliva e le visite guidate alla nuova ala termale da oggi aperta al pubblico; i quattromila lumini che tremavano nella sera, le fontane danzanti e le centinaia di persone presenti in centro che hanno affollato i locali e passeggiato tra le bancarelle degli artigiani.
Ho pensato al grande fotografo Henri Cartier Bresson che ci ha insegnato che in ogni cosa c’è un momento decisivo, “l’unica cosa che voglio è fissare una frazione di secondo di realtà”, diceva. Allora ho provato a immaginarlo anch’io un momento decisivo, ma per la stanchezza e un po’ rintronato dal mal di testa mi si affollavano nella mente un via vai di tempi, luoghi e scene in cui alla fine non ci capivo più niente.
Lo so, non sono momenti decisivi, ma li voglio scrivere lo stesso. Per esempio, alcuni componenti di un nutrito gruppo folkloristico bavarese che in un negozio di alimentari acquistavano l’olio Bertolli. No, non mi pare decisivo, ma sarebbe meglio si potesse acquistare nelle botteghe del centro un po’ d’olio della famosa strada. L’impegno dei commercianti e di altri operatori che si sono attivati per garantire una buona ospitalità. Mi pare un buon segno. La mancanza della cancellata che divide il paese dalle Terme che ho visto nella stampa del 1761, dove la piazza è circolare e valorizza una prospettiva di apertura e di incontro. Sarebbe bello. La piccola folla arrivata, nonostante le tante iniziative che c’erano in giro. Altro buon segno, ma è anche la spia che non c’è una visione turistica coordinata tra i vari comuni della zona e la Regione che punti a un turismo durevole.
Finita la lunga colazione, mi sono affacciato alla finestra, ho visto il centro del paese ben pulito e tutto rimesso a posto. Scusate, ma a San Giuliano ci vivo e questo mi fa piacere. Bene, c’è un’aria frizzante e ho deciso di uscire.
Odellac da “La Voce del Serchio” del 25/8/2013
5 Comments
non si vive di solo olio
AUTORE:
CCP
Mancano iniziative capaci di creare aggregazione nei Paesi come San Giuliano. Perché non organizzare serate con cantanti o gruppi musicali nelle varie piazze e punti di aggregazione del paese, come noto non esiste solo la piazza centrale. Ci sono tanti artisti poco conosciuti ai molti che potrebbero allietare serate in modo da far divertire i cittadini e far lavorare altre attività del Paese e non sempre le solite. Quest’anno in Sardegna del Sud, luogo molto poco sfruttato dal punto di vista edilizio, con un turismo vista la crisi in netto calo, tutte le sere in un paesino di 7000 abitanti c’era un concerto e con mio stupore di gruppi e talvolta solisti di buon livello per il piacere di tutti i presenti. Cosa c’e di cosi particolare per cui anche da noi una cosa del genere non si possa fare?
Non diventa noioso ripetere all’infinito la solita festa dell’antiquariato che purtroppo non decolla o la solita festa dell’olio che si rischia di spacchettare in mille eventucoli al posto di una sessione fatta bene con cadenza annuale?
A CCP
AUTORE:
Tiziano Nizzoli
Hai perfettamente ragione, non si vive di solo olio, ma se dici così vuole anche significare che non c’eri! Si è parlato dei benefici che questo prezioso alimento porta nella nostra dieta, ma con delle novità che ben pochi conoscono. Poi c’è stata la presentazione di un libro (dato in omaggio agli intervenuti), si è parlato di terme, di cosmetici naturali, si è spiegato alcune tecniche di base per individuare la qualità nell’olio, si è parlato di progetti, si è discusso sulle inefficienze nel promuovere il turismo e sui condizionamenti nel fare impresa, abbiamo gustato due deliziosi aperitivi, mangiato gelato e visitato le nuove strutture termali. Vieni la prossima volta, così vedrai che non era solo olio!
Se i nostri gemelli tornano in Germania con l’olio commerciale con nome italiano, ma proprietà spagnola, fatto in una raffineria invece che in un frantoio, di questo dovranno ringraziare il nostro povero e male organizzato Comune!
non male
AUTORE:
CCP
Sicuramente un evento riuscito ma e’ troppo chiedere che si possano promuovere degli eventi di svago per i cittadini. Dopo 10 ore di lavoro non tutti hanno voglia di rimettersi ad ascoltare convegni o altro basterebbe passare 2 o 3 spensierate.
Il Comune è come il saccone del boxer…
AUTORE:
Pierino
Visto che sei così bravo e veloce a trovare il colpevole perché non hai fatto il detective?!
Alcune foto della festa del mio amico Vittorio
AUTORE:
Ovidio
Ricevo dal mio caro amico Vittorio, che era con me la sera della festa, alcune fotografie che pubblico in apertura del testo.
Sono fotografie scattate con una piccola grande e storica leica; alcune di queste hanno la grana per scelta della leica di simulare in tutto la pellicola fotografica.
Ringrazio moltissimo Vittorio di cui sono amico da lunga data, ne ho sempre apprezzato la bravura fotografica e per mia fortuna ho spesso ricevuto la sua generosità come questa volta.