Il ciliegio

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Nel giardino c’era un ciliegio.

Era una presenza imponente che non si poteva trascurare, circondato da limoni, aranci, susini, mandarini che sembrava costituissero la sua famiglia.

Non c’è più, è morto un anno fa.

Non mi sono ancora abituato a quello spazio vuoto occupato soltanto dalle sue radici e da un esile gelso ancora imberbe che stenta a prendere il posto del ciliegio fisicamente e nella mia mente.

Il ciliegio era l’orologio silenzioso del giardino. Segnava nella sua immobilità e imperscrutabilità con pazienza l’arrivo delle stagioni e accoglieva tutti i visitatori con bonarietà, dalle api che si posavano sui fiori, ai merli che cercavano di rubargli le ciliegie, agli esseri umani che si sedevano sotto i suoi rami per chiacchierare, talvolta per fare piccoli lavoretti di cucito, più spesso durante l’estate per assalirlo armati di scale, buste, forbici per rapinarlo dei suoi frutti che lui cedeva però con qualche resistenza ma in fondo rassegnato.

Il suo spazio era uno spazio della festa, e festa era quando nelle sere estive, sotto la lampada appesa ad uno dei suoi rami più bassi, si cenava. Come tutte le feste, le cene sotto il ciliegio richiedevano dei rituali: la preparazione del tavolo, delle luci, l’apparecchiatura e la disposizione di difese contro gli attacchi delle zanzare.

Poi sul suo tronco sono iniziati ad apparire strani segni, le foglie si sono fatte più rade, alcuni rami sono seccati, i frutti sono diventati più piccoli e distribuiti a chiazze.

Ora non c’è più, ancora si fanno le cene, ancora susini e aranci, limoni e mandarini stanno al loro posto, ma sembrano orfani senza una guida. Si sente la sua assenza anche se penso che un giorno, forse non troppo lontano, anche questa assenza sarà solo un ricordo.

Preso da questa malinconia mi viene in mente un film visto tanto tempo fa. Voci nel Tempo di Piavoli. Un film sul silenzioso passare del tempo, un film senza una storia da raccontare ma che narra l’unica storia degna di essere raccontata, la vita di ciascuno di noi.

massimocec maggio 2013