Nicola è un paesino che sorge su un colle di fronte al mare della costa di Luni. È un tipico paese arroccato sulle alture che nel lontano passato avevano fornito un rifugio contro le incursioni provenienti dal mare, con strade strette, gallerie, archivolti e un bellissima vista sulla costa e sui paesi cugini che si tengono d’occhio l’un l’altro, a cominciare da Ortonovo.
Come in gran parte di questi paesi, penso soprattutto per incentivare il turismo, è stata introdotta una festa medievale in costume, ma la scoperta più interessante è una piccola piazzetta, detto piazzetta dell’acacia, dove ha il suo domicilio una secolare acacia oramai sostenuta da un sistema di sostegni come accade alla maggior parte di coloro che arrivano ad una veneranda età ma ancora dignitosamente insediato nel suo posto a fianco di un’antica cisterna pubblica del paese. Un’altra cisterna si trova subito dopo aver varcato la porta d’accesso entrambe servivano a tutti coloro che non avevano a disposizione propri pozzi per attingere l’acqua.
Camminando per le viuzze ci si rende conto che il paese deve essere in gran parte disabitato. Le voci sono poche, tanto che si possono distinguere abbastanza nettamente. Le poche persone che incontri hanno qualcosa da dire, anche solo un saluto, forse perché poco abituate e vedere estranei. Può darsi che si ripopoli durante l’estate, quando forse arrivano i turisti e i nipoti dei vecchi abitanti.
Lì vicino c’è Ortonovo, dal quale è possibile vedere Nicola dall’alto, un paese che a prima vista sembra più vivo di Nicola, ma anch’esso in parte disabitato nonostante che su alcuni edifici qualcuno abbia lasciato tracce di pitture murali che forse sono la testimonianza della volontà di sopravvivere alle trasformazioni che stanno subendo tutti questi paesi delle zone montane.
massimocec ottobre 2020
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