Ho conosciuto Bruno Ferraro a Pisa in occasione di un suo viaggio in Italia, fine estate 2017. Bello il luogo in cui passammo una serata insieme: la pizzeria “Il Montino” davanti a un piatto di cecina fumante. C’erano anche Massimo Marianetti e Susanna Vierucci. Bella l’occasione del nostro incontro: Antonio Tabucchi. Bruno mi disse che, nel 1997, aveva curato, in inglese, una raccolta di saggi su Tabucchi, in cui spiccano gli interventi di Remo Bodei e di Remo Ceserani. E poi di alcuni suoi scritti, non facilmente reperibili, su alcuni aspetti dell’opera di Tabucchi. Quando ci salutammo mi disse che me li avrebbe spediti e un mesetto dopo arrivò da Auckland, dove Bruno tuttora vive, un pacco con i saggi e i suoi contributi su Tabucchi, tutti in inglese.
Bruno Ferraro ha insegnato letteratura italiana presso università australiane per vari anni e completato la sua carriera accademica all’università di Auckland in Nuova Zelanda, dove tutt’ora risiede. Penso che Bruno sia un uomo straordinario con una non comune capacità di resistere a certe avversità della vita, un bravo professore universitario di Letteratura italiana e un punto di riferimento importante per far conoscere l’opera di Antonio Tabucchi in ambito anglosassone.
Riporto sotto la parte finale di un suo contributo al ricordo di Tabucchi che aiuta a comprendere la fotografia riprodotta a sinistra.
“Quell’anno [1994] vinse tutti i premi letterari coronado il suo successo con il Supercampiello. L’avevo accompagnato a Venezia; dopo la premiazione la signora Inge Feltrinelli mi invitò alla cena ufficiale. Dopo cena, sul pontile da dove i taxi ci avrebbero riportato ai nostri alberghi – Antonio al “Danieli”, io a un alberghetto molto più modesto – Antonio mi si avvicinò e, con il suo sorriso vincente, mise nelle mie mani il cofanetto del premio e disse: -Bruno, per favore, riportalo a casa; domani io mi metto in viaggio e quando torno lo riprendo: mi fido di te-. Il bel cofanetto rimase sulla mensola nel tinello di casa mia per molte settimane e poi lo riportai ad Antonio a Vecchiano.”
Foto: Tabucchi e Ferraro con il Supercampiello, anno 1994.
odellac marzo 2021
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