Sono davanti alla mia vecchia vespa, anche quest’anno provo a rimetterla in moto dopo l’inverno.
Delle tre vespe che ho avuto questa è l’unica sopravvissuta. Pare strano, ma è proprio quella che ho comprato col mio primo stipendio. Non la cambierei con le nuove vespe che si possono vedere in giro ora, per niente al mondo. È una PX 150 blu vissuto, ha qualche ammaccatura e diversi graffi, come una stradina sterrata al bordo del mare di sera.
Mi piace ancora molto andare in vespa, sentire il vento addosso e andarmene al mare e dappertutto.
Sono un giovane ragazzo libero alla scoperta del vasto mondo, vado piano e porto con me quel poco che mi serve.
“E allora, ce la farai a metterti in moto?”.
Susanna aspetta, sul marciapiede, proprio davanti alla mia vecchia vespa, curiosa, come sempre pronta a spazientirsi. Apro la levetta della miscela, tiro l’aria e uno e due e tre, sgasso, dalla marmitta esce un po’ di fumo. Ecco si parte, anche questa volta.
odellac giugno 2018
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